Alta Via delle Creste del Padon e Viel del Pan
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Bellissimo itinerario lungo
le creste erbose del Padon, difficoltà non proibitive, dislivello e distanza
abbastanza contenuti. Superlativi i panorami sul Lago Fedaia, sulla Marmolada,
sul Gruppo di Sella e la Val Badia.
Aspetti positivi: dislivello contenuto grazie alla partenza dal
Passo Pordoi, presenza di due rifugi
nell’itinerario, assenza di
tratti esposti o molto pericolosi, panorami vastissimi durante tutto il
percorso.
Criticità = elementi da
considerare: segnaletica poco presente, sentiero
scivoloso in presenza di bagnato. Da
evitare con nebbie e con condizioni meteo incerte.
Percorso stradale: da Egna,
uscita autostradale dell’Autobrennero si imbocca la Statale 48 delle Dolomiti sino a superare
Canazei e da qui al Posso Pordoi. Circa 75 km dal’uscita autostradale di Egna.
Percorso alternativo da Chiusa, Klausen, uscita A 22, per s.s. 242: circa 50
km.
Itinerario: dal parcheggio presso il Passo Pordoi si
prende in direzione est una mulattiera, segnavia 601, che fa parte della Via
Alpina. La mulattiera risale il v ersante
orientale del Sass Becè regalando bellissime vedute sulla Val Badia e
sul retrostante Gruppo del Sella. In meno di mezz’ora si arriva a Baita Fredarola,
poco dopo la quale si incontra il bivio, sbiadita tabella di legno, tra il
sentiero 601 e il 646 o Sentiero Alto delle Creste. Superbo il panorama sulla Marmolada e sulla
verticale parete del Collac, lungo la quale corre la Ferrata dei Finanzieri, ampi
scorci anche sul Sassolungo e sul Sella. Per ripide cenge erbose si risalgono
le pendici del Col del Cuc oltrepassando
dall’alto il Rifugio Viel del Pan, peraltro raggiungibile con una
evidente deviazione che però fa perdere quota.
Dal Col del cuc la traccia
discende verso una sella che separa
la elevazione appena superata dalla Croda del Larsch, m.2528. La natura del terreno non cambia se non per
la pendenza che, talora più accentuata, porta ad una successiva sella a quota
m.2438. Qui si incontra la diramazione
del sentiero che proviene dal Rifugio Viel del Pan e procedendo sempre verso
est si inizia a risalire la ripida erbosa cresta che porta alla base
dell’inconfondibile sagoma rocciosa di Sasso Cappello o Sass Ciapel in idioma
ladino (sin qui circa 2 ore dalla partenza). Dal Sasso Cappello è ben visibile
la prosecuzione dell’itinerario e netto davanti a noi si staglia il crinale che dal Col di Pausa
porta a Cima Belvedere passando per Le Forfesc. Sempre più vasto il panorama,
sembra quasi di toccare con un dito l’antistante ghiacciaio della Marmolada e
di potersi tuffare nelle azzurre acque
del Lago Fedaia.
Inizia ora la ripida discesa
lungo un misto di prati e rocce: Porta vescovo con le stazioni superiori degli
impianti è cento metri sotto di noi. Di fronte il profilo accidentato delle
Cime Mesola o Sas de Mezdì e Mesolina, lungo la cui cresta corre la fenomenale
Ferrata delle Trincee. Prima di arrivare a Porta Vescovo si incontra il bivio
che conduce per la via del ritorno sullo stesso v ersante dell’andata ma circa
200 metri più basso in quota. Il sentiero ora è del tutto rilassante e offre
una veduta permanente sulla Marmolada, i Vernel e le Cime Ombretta e Collac. In
tre quarti d’ora si arriva al bel Rifugio Viel del Pan dove una meritata sosta
ci consente di assaporare la magnificenza della regina delle Dolomiti. Ancora
un’ora e si ritorna al parcheggio di Passo Pordoi.
Varianti: da Porta Vescovo c’è la possibilità di proseguire in cresta sino a
Passo Padon lungo la magnifica Via Ferrata delle Trincee, assai impegnativa e
lunga. Dal Rifugio Padon si ritorna al Viel del Pan e a Passo Pordoi con il
sentiero 669 e 601. Bisogna però prevedere un aumento di percorrenza di almeno
5 ore
Tabella tempi di percorrenza e profilo altimetrico
Luogo | quota | sentiero | tempo parziale | tempo totale |
Passo Pordoi | 2239 | ssn | - | - |
Baita Fredarola | 2388 | 0,30 | 0,30 | |
Bivio
s.636 | 0,10 | 0,40 | ||
Col del Cuc | 2563 | 0,25 | 1,05 | |
Rifugio Viel del Pan | 2432 | 015 | 1,20 | |
Base Sas Ciapel | 2126 | 0,30 | 1,50 | |
Cima Belvedere | 2648 | 1,00 | 2,50 | |
Porta Vescovo, bivio 680 e 698 | 2552 | 698 | 0,20 | 3,10 |
Bivio 698 - 601 | 2371 | 601 | 0,25 | 3,35 |
Vic.ze Forcella Col de La Pausa | 2400 | 0,20 | 3,55 | |
Rifugio Viel del Pan | 2432 | 0,45 | 4,40 | |
Passo Pordoi | 2239 | 1,00 | 5,40 |
Nota: i tempi di percorrenza indicati nelle tabelle
sono del tutto indicativi e si
riferiscono ad una andatura media (circa 300 - 350 metri di dislivello
per ogni ora di salita, circa 500 m. in discesa, circa 3 Km ogni
ora in pianura), non comprendono le soste e sono relativi a
condizioni del terreno e meteorologiche normali. Alcune quote
indicate generalmente contraddistinte da (*), sono approssimative.
Dati generali:
Grado di
difficoltà dei sentieri: EE la via delle Creste, E il sentiero Viel
del Pan
Segnaletica: buona sul Viel del Pan, scarsa sul sentiero delle creste, tracciato
comunque ben visibile.
Località
di Partenza: Passo Pordoi
Punto di
partenza: il medesimo.
Punto di
arrivo: Passo
Pordoi, m.2242
Distanza: Km 11,5.
quota
massima: m. 2648, Cima Belvedere
Dislivello
in salita: m. 720 circa , incluse le risalite.
Tempi di
Percorrenza: ore 5,30
- 6 escluse le pause.
Punti di
appoggio intermedi: Rifugio Viel del Pan, Baita Fredarola
Numeri di
Segnavia: 601, 646,601
Periodo
consigliato: metà
giugno – fine settembre.
Vie per
il rientro anticipato a valle:
Indicazioni
particolari: sentiero
alquanto frequentato nel tratto Passo Pordoi – Viel del Pan
Informazioni turistiche: Azienda per il Turismo Valle
di Fassa, tel. 0462 609500
Immagini Alta Via Creste Padon e Viel del Pan