Anello dei Campanili del Latemar, da Pampeago
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Bellissimo e faticoso percorso che porta a
stretto contatto con le più elevate cime del Gruppo del Latemar. L’itinerario
si svolge parte in provincia di
Trento e parte in Provincia di Bolzano
e pertanto la numerazione dei sentieri non sempre è coerente. Bellisimi i
panorami offerti sulla Val di fiemme, sulla Val di Tires, sulle cime del
Lagorai e del Catinaccio, sul Gruppo dei Monzoni.
Aspetti positivi: itinerario di gran classe dal dislivello tutto sommato contenuto grazie
alla partenza da Pampeago o da Predazzo
con la Cabinovia del Latemar-Passo Feudo. Veramente affascinante lo scenario
attorno a Forcella dei Campanili e la discesa per la “Foresta Pietrificata” tra la Cima Valsorda e il
Paion (Reiterjochsppitze).
Criticità
= elementi da considerare: qualche
breve tratto scosceso prima del Rifugio
Torre di Pisa e nella discesa da Forcella dei Camosci.
Percorso stradale: da Egna,
uscita autostradale dell’Autobrennero si imbocca la Statale 48 delle Dolomiti sino nei pressi di Tesero da dove si prende il
bivio per l’Alpe di Pampeago, ove si parcheggia in prossimità dell’impianto che
porta a Passo Pampeago. Circa 36 km dal’uscita
autostradale di Egna.
Itinerario
senza utilizzo impianti: Da Pampeago si procede per strada bianca verso il Passo
di Pampeago sin nei pressi del parcheggio di due impianti di risalita ove la
strada è sbarrata da un divieto di
transito. Qui si cercano le indicazioni per Passo Feodo o Feudo, non c’è un
sentiero con segnavia Cai, ma si segue
una strada bianca tra le piste da sci, con molteplici possibilità di
scorciatoie che dapprima in direzione
est e poi in direzione nord porta al Passo del Feodo, ore 1,10 dal
parcheggio. Dal Passo finalmente il percorso
di salita oltre che ben segnalato è anche ben individuabile. Si inizia quindi a salire per
prati verso nord, sinistra
avvicinandosi al profilo della montagna
di fronte, Cima Cavignon, parte sinistra, al di sopra della quale si erge il
Rifugio Torre di Pisa. Si procede per
circa 20 minuti costeggiando un pascolo recintato sino ad incontrare sulla
destra il bivio per il Rifugio, segnavia 516. (procedendo diritti si
arriverebbe ad Obereggen). Il sentiero sale ora più ripidamente tra magri
pascoli disseminati di pietre: in prossimità di un vistoso paravalanghe la traccia si dirige verso le rocce e sale a serpentine lungo un ghiaione,
passando accanto ad un bivio dal quale
di può accedere alla Croce di Christomannos. L’ultimo tratto prima del
rifugio è abbastanza imperviom ma la meta ormai è vicina. Al rifugio, punto panoramico d’eccezione, lo
sguardo è attratto dalla miriade di campanili e pinnacoli, tra i quali La Torre
di Pisa, che attorniano il versante sud di Cima Valsorda.
Dal rifugio si supera un modesto dosso
roccioso e ci si dirige in direzione nord verso Cima Valsorda dove non si può
non rimanere incantati di fronte allo spettacolo di tutte queste punte aguzze
che si slanciano nel cielo: il sentiero si intrufola a zig zag tra di esse e poi ridiscende verso
est per proseguire in direzione nord e
aggirare il brullo crinale est di Cima
Valsorda. Su di un terreno sassoso il sentiero supera il bivio per Forcella dei
Camosci e poco dopo sempre in
falsopiano in prossimità del crinale est
del Corno d’Ega si incontra il bivio con il sentiero 516 B che porta al Bivacco
Latemar Attilio Sieff. Imboccatolo dopo mezz’ora di dicesa in direzione est, dopo aver attraversato da nord le
pendici di Cima Tolomei si arriva al Bivacco..
Da qui con il sentiero 516 si inizia a salire
in direzione delle Torri del Latemar o
meglio alla loro sinistra, sino a raggiungere dopo 45 minuti di salita la
magnifica Forcella dei Campanili, m.2600, ottimo punto panoramico sul Lago di Carezza e sul Catinaccio e punto di
attacco per la Ferrata dei Campanili. Da
qui si ritorna con il sentiero verso ovest sino ad incontrare il bivio per la
Forcella dei Camosci, segnavia 18 -22 – 23. Dopo circa 20 minuti di media
salita con di fronte l’impervia parete est del Corno d’Ega si arriva alla Forcella dei Camosci, sullo spartiacque tra
Valle di Tires e Val di Fiemme. Una ripida
scalinata di sassi ci immette nella radura sottostante verso nord e qui
una incredibile distesa di alti massi
pluriformi ci accompagna per un lungo
tratto in quella zona che senza esagerazioni potrebbe definirsi “Foresta
pietrificata”. Dopo circa 20 minuti di stupefacente cammino dispiace quasi di essere richiamati alla realtà una volta
sbucati sul ripido versante occidentale del Paion e del Corno d’Ega: settecento
metri sotto di noi i pascoli di
Obereggen. Questo sentiero nella parte appena percorsa è definito
“Sagenwanderung – Sentiero delle Leggende”. Dopo circa altri 30 minuti di discesa a tornanti su
ghiaioni frammisti a qualche mugo si arriva a incrociare il sentiero 22 che
verso sinistra, sud, porta dapprima alla Maieralm e poi al Passo di Pampeago
e infine alla sottostante Alpe di
Pampeago e al parcheggio. Quest’ultima parte del percorso, alquanto lunga ma
con salite contenute, si svolge in un ambiente costellato di ampi pascoli e
boschi dove le mucche sono ancora
protagoniste.
Varianti: per
accorciare il percorso si può evitare di scendere al Bivacco Latemar Attilio Sieff ma raggiungere la Forcella dei
Campanili, punto di notevole bellezza, direttamente con il sentiero 616 e poi
ritornare per la stessa via al bivio con il sentiero 18 (22) per la Forcella
dei Camosci. I tal modo si risparmia molta fatica e quasi un’ora di cammino. Nella mappa allegata è
indicato il percorso abbreviato con
salita da Alpe Pampeago alla Zischgalm e al Passo Feodo.
Tabella tempi di percorrenza e profilo altimetrico
Luogo | quota | sentiero | tempo parziale | tempo totale |
Alpe di Pampeago | 1830 | strada | - | - |
Prà Vedel | 1900 | - | - | |
Passo Feudo | 2124 | 516 | 1,10 | 1,10 |
Rifugio Torre di Pisa | 2671 | 1,30 | 2,40 | |
Versante est corno d’Ega bivio
516 b | 2575 | 516 b | 0,40 | 3,20 |
Bivacco A. Sieff | 2365 | 0,30 | 3,50 | |
Forcella dei Campanili | 2600 | 0,45 | 4,35 | |
Bivio s. 18-516 e 23 | 18 | 0,20 | 4,55 | |
Forcella dei Camosci | 2636 | 0,25 | 5,20 | |
Bivio sentieri 23 e 22 | 22 | 1,00 | 6,20 | |
Maieralm | 1948 | 0,35 | 6,55 | |
Alpe di Pampeago | 1830 | 0,50 | 7,45 |
Nota: i tempi di percorrenza indicati nelle tabelle
sono del tutto indicativi e si riferiscono ad una andatura media
(circa 300 - 350 metri di dislivello per ogni ora di salita, circa 500 m.
in discesa, circa 3 Km ogni ora in pianura), non comprendono le soste e
sono relativi a condizioni del terreno e meteorologiche
normali. Alcune quote indicate generalmente contraddistinte da
(*), sono approssimative.
Dati generali:
Grado di difficoltà dei sentieri: E, escursionistico.
Segnaletica: buona
Località di Partenza: Alpe di Pampeago
Punto di partenza: il
medesimo.
Punto di arrivo: il medesimo, percorso ad anello.
quota massima: m. 2671,
Rifugio Torre di Pisa
Dislivello in salita: m. 1290 circa incluse le risalite.
Lunghezza percorso: Km 16,
(Km 14,5 in caso di percorso abbreviato senza raggiungere il Bivacco Latemar)
Tempi di Percorrenza: ore 7,30/ 8 escluse le pause, con salita a piedi.
Punti di appoggio intermedi: Rifugio Torre di Pisa, Maieralm.
Numeri di Segnavia: ssn,
516, 516 b, 23, 22
Periodo consigliato: fine
giugno – fine settembre.
Vie per il rientro anticipato a valle: -
Cartografia:
Editrice la Giralpina, Foglio n.9 “Val di Fassa” scala 1/25000.
Informazioni turistiche: Azienda per il Turismo Valle di Fassa, tel.
0462 609500
Trasporti
pubblici: Trentino Trasporti, tel.0461821000
Immagini Anello Campanili del Latemar