Alta Via di Vallelunga – Langtaufer Hohen Weg, Alto Adige
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Grandioso itinerario, da spezzare in almeno 2 giornate,in Vallelunga o Langtauferer Tal, che parte da Curon Venosta e arriva al Rifugio Pio XI° alla Palla Bianca. Ad una quota variabile tra i 2200 e i 2700 metri un bellissimo sentiero percorre tutto il versante sud della cresta di confine denominata Catena di Punta della Gallina. L’intero itinerario presuppone due giorni di percorrenza con discesa a valle e risalita data l’assenza di rifugi o malghe adatte a ricovero. Tuttavia ciascuno potrà suddividere l’itinerario come meglio gli aggrada sia per quanto converne il punto di arrivo e partenza sia per l’effettuazione in giornate non consecutive.
Aspetti positivi: itinerario che non presenta difficoltà di sorta a parte naturalmente la lunghezza. Si attraversano con contenuti dislivelli, una volta raggiunta l’Alta Via, bellissimi alti pascoli nei quali sono incastonati diversi laghetti. Superfluo accennare ai magnifici panorami che spaziano dal Grupp Sesvenna alla Palla Bianca passando ovviamente per la prospiciente Catena di Valbennaria e di Punta della Rovina.
Criticità = elementi da considerare: percorso molto lungo con elevato dislivello. E’ opportuno spezzarlo in due giornate anche a costo di ridiscendere in valle data l’assenza di ricoveri sul cammino.
Percorso stradale: da Bolzano sud si prende superstrada per Merano sino alla tangenziale per Naturno. Si prosegue per tutta la valle sino al lago di Resia ove si parcheggia nel caso si scelga di fare l'intero itinerario. Se si desidera invece optare per la seconda parte a Curon Venosta si prende a destra per Melago e si prosegue sino alla località Pleif, ove si parcheggia. Km 105 circa da Bolzano sud. Vedi Mappa.
Itinerario.
Primo Giorno: da Curon Venosta si imbocca il sentiero nr. 4 che inerpecandosi su un bosco di larici porta in campo aperto ai pascoli Rossboden, circa due ore e mezzo di cammino, tralasciando il bivio con il segnavia 4 a che porta alla Klapoarspitze. Da qui il sentiero sale ancora in direzione nord est. sino a raggiugere il Pedrosssee, m.2610. La bellissima alta via procede ora in costante direzione est mantenendosi circa alla medesima altitudine. Essa attraversa bellissimi e soleggiati pascoli in mezzo ai quali sbucano le macchie azzurre di numerosi laghetti, alcuni senza nome per le minuscole dimensioni: di fronte abbiamo la bella catena di Punta Valbennaria che verso est culmina nella imperiosa Palla Bianca o Weisskugel. Poco più di un’ora di cammino dal Lago Pedross si giunge al Walzerschartl o Passo di Valles ad ovest del quale si superano due bei laghetti. Dieci minuti dopo il Passo si incontra sulle pendici della Mataunkopf, il bivio con il sentiero 9 che porta a Pleif o a Patzin. In circa due ore, da qui, si arriva in fondo valle. Volendo, chi ha ancora tempo ed energia, può proseguire sino al bivio con il sentiero 8 superando i bei laghi Schweller e scendere a valle in località Patscheid, seguendo verso destra il segnavia 8. In tal caso bisogna aggiungere poco più di un’ora ai tempi indicati in tabella relativamente al primo giorno.
Secondo giorno: Dalla provinciale di Vallelunga si gira a sinistra per Pleif cercando di parcheggiare vicino alle case in luogo ove non si reca disturbo ai residenti. Si imbocca il sentiero 9 che oltrepassit alcuni prati, risale con numerose serpentine un ripido bosco di abeti. Dopo cinca un’ora si supera il limite della vegetazione entrando in una bellissima zona di alto pascolo. Grande panorama verso est con la Catena Valbennaria Barba d’Orso in primo piano. Ancora 20 minuti e si interseca il bivio con il sentiero 9 A (16 sulla mappa Kompass) che porta alla neue Paziner Alm e a Pazin. Si prosegue per il sentiero 9° verso sinistra raggiungendo in breve la Malga Pazins e continuando a salire per bellissimi pascoli sino ad intersecare l’Alta Via di Vallelunga, segnavia n.4 , poco più ad est del Passo Valles o Valzerschartl, m.2672. Da qui in avanti il cammino si fa molto agevole e con divertenti saliscendi, dopo aver superato due laghetti senza nome, si costeggiano le erbose pendici orientali della Mataunkopf.
Si oltrepassano i resti di casematte e altre opere militari e si sale leggermente per superare una sella sulla dorsale che congiunge la Woelfeleskopf con il Patziner Stoanmandl, tralasciando il bivio con il sentiero 9 che porta al Saletzjoch. Dopo circa 3 ore dalla partenza raggiungiamo questa sella e dinanzi a noi si presenta la parte centrale del percorso che costeggiando gli erbosi fianchi meridionali della dorsale Woelfeleskopf Gorsser Schafkopf, tocca i bellissimi Laghi di Gschweller o Gschwellerseen, ubicati in una zona pianeggiante e ondulata, denominata Rudigensbichl. Veramente interessante il panorama davanti a noi: sulla sinistra il Woelfeleskopf, il Monte delle Pecore o Grosser Scafkopf, la Nauderer Hennesieglspitze e subito dopo, a nord del Glockhauser, la frastagliata catena delle Cime Gallina; al centro, ad est, la Weissseespitze con a destra le Cime di Vallelunga e la catena BarbadìOrso Cime della Fontana, Punta di Valbennaria.
Presso un’altra fortificazione militare si incontra il bivio con il sentiero 8 che porta verso nord alla Tscheyer Schartl e verso sud a fondovalle nei pressi di Gschwelf.
Superata un’altra morbida sella in prossimità di alcuni minuscoli specchi d’acqua si incontra il secondo bivio per la Tscheyer Schartl. In questo tratto i pascoli sono ricoperti da una fitta pietraia, ma il verde continua ad essere il colore dominante, interrotto dal magnifico azzurro dei piccoli
Sulla nostra sinistra, nord, superiamo i fianchi della Nauderer Hennesieglspitze sino ad incontrare il bivio con il segnavia 7 che verso nord porta alla Radurschlscharte. Di fronte a noi il Glockhauser, classica meta scialpinistica e le Cime Gallina. Ora si inizia a scendere, perdiamo circa 80 metri di quota sino ad incontrare il bivio basso tra i sentieri 4 e 7. Si segue il sentiero 4 che ora in direzione sud est e poi nord est aggira il crinale sud del Schwarzer Schragen e si inoltra nella profonda vallata
solcata dal Melager Bach sino a trovare un posto ideale per il guado senza perdere troppo in quota. Ci troviamo circa 400 metri sopra Melago e proseguiamo in quota verso nord sino ad incontrare , ignorandolo, il bivio per il Passo di Melago o Weissseejoch.
Da qui inizia una tranquilla discesa vicino al corso del ruscello, spostandosi poi sulla sinistra orografica della valle costellata di rododendri proprio di fronte all’ampio circo costituito dalla Tiergartenspitze, Mitterlochspitze e Punta di Valbennaria. Una tabella e una scritta bianca su di un masso ci indicano il sentiero alto per il Rifugio Pio XI alla Palla Bianca. Coloro che vogliono rimunciare a questo tratto possono invece rimanere sulla destra orografica e scendere in poco più di un’ora a Melago.
Proseguendo verso est invece ben presto ci si immette sul sentiero n.3 e in circa mezz’ora si arriva nei pressi della località Innere Schaefernhuette dove è posizionato un bel crocifisso ligneo. Ancora 40 minuti di cammino con un piccolo dislivello finale e siamo al rifugio al cospetto della immane vedretta di Vallelunga e al non meno imponente Gepatschferner.
Dal rifugio in circa 2 ore si arriva a Melago, qui un comodo servizio di autobus, vedi sotto il link per gli orari, ci porta a Pleif o a Curon o dove avevamo lasciato la vettura lungo la strada della Vallelunga.
luogo quota sentiero durata
Curon
Venosta – Graun 1520 4
Rossbodenalm 2364 4
Pedrosssee 2610 4
Bivio
sentiero 9 2651 9 4,40
Pleif 1798 - 6,20
Neue
Paziner Alm 2279 9
Bivio s.
9 e 4 2650 4
Bivio ss.
4 e 4° 2665 4
Bivio x
Tscheier Schartl 2651 4 3,30
Bivio ss.
4 e 7 2647 4 3,50
Bivio
basso ss. 4 e 7 2530 4 4,00
Bivio per Weissseejoch 2547 4 5,10
Bivio
sentiero 1 a 2101 1° 6,00
Weisskugelhuette 2543 2 7,50
Melager
Alm 1971 5 9,00
Melago 1913 9,30
Nota: i tempi di percorrenza indicati nelle tabelle sono del tutto indicativi e si riferiscono ad una andatura media (circa 300 - 350 metri di dislivello per ogni ora di salita, circa 500 m. in discesa, circa 3 Km ogni ora in pianura), non comprendono le soste e sono relativi a condizioni del terreno e meteorologiche normali. Alcune quote indicate generalmente contraddistinte da (*), sono approssimative. Le mappe riportate sono approssimative.
Dati generali:
Gruppo montuoso: Alpi venoste di Levante, Oetztaler Alpen
Grado di difficoltà dei sentieri: E, escursionistico.
Segnaletica: buona.
Località di Partenza: Curon Venosta, Pleif al secondo giorno
Punto di partenza: Curon Venosta, Pleif al secondo giorno.
Punto di arrivo: Pleif al primo giorno, Melago il secondo giorno
quota massima: m. 2742
Dislivello in salita: m.1384 il primo giorno,m. 1735 il secondo giorno.
Dislivello in discesa: m.1095 il primo giorno, m.1618 il secondo giorno
Lunghezza percorso: Km 15,5 il primo giorno, Km 29,2 il secondo giorno
Tempi di Percorrenza: ore 6,20 il primo giorno, ore 9,30, escluse le pause il secondo giorno.
Punti di appoggio intermedi:
Numeri di Segnavia: 9,4,3, 2, 5.
Periodo consigliato: fine giugno – fine settembre.
Vie per il rientro anticipato a valle: sentiero 8 , sentiero 7 e sentiero 1.
Attrezzatura: normale da alta montagna.
Cartine:Kompass foglio 041, Alta Val Venostainfo turistiche:Associazione Turistica Resia, 0473-633101
Trasporti pubblici: Mobilità Alto Adige
Previsio ni meteo locali: Meteo Bolzano Meteotrentino
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